Strategie, accortezze e piccoli segreti per non ritrovarsi con il sito in tilt
Nel tempo ho imparato che aggiornare WordPress non è un’operazione da affrontare con leggerezza. Non basta cliccare sul bottone blu della bacheca e incrociare le dita. Aggiornare è una fase delicata, che richiede metodo, attenzione e – cosa forse meno intuitiva – anche un pizzico di pazienza. Perché se c’è una cosa peggiore del non aggiornare, è farlo troppo in fretta.
Indice dei Contenuti
Perché aggiornare è fondamentale (ma serve farlo nel modo giusto)
Restare indietro con gli aggiornamenti significa esporsi a rischi concreti: vulnerabilità di sicurezza, incompatibilità, rallentamenti, errori critici. WordPress, come qualsiasi altro software, evolve nel tempo. Ogni nuova versione del core introduce patch di sicurezza, migliorie prestazionali, e a volte nuove funzionalità. Ignorarle equivale a tenere una porta aperta sul retro del sito.
“La calma è la virtù dei forti”
Tuttavia, aggiornare subito dopo il rilascio di una nuova versione non è sempre la mossa più saggia. Molti plugin e temi, soprattutto quelli sviluppati da team più piccoli, impiegano qualche giorno per adeguarsi.
La mossa vincente? Aspettare. Cinque o sette giorni sono sufficienti per dare tempo agli sviluppatori di rilasciare eventuali patch correttive. Una strategia semplice che, nella pratica, evita grattacapi inutili.
Backup: il salvagente che non può mancare
Prima di aggiornare, fate un backup completo. E con “completo” intendo sia il database MySQL che tutti i file del sito. Alcuni hosting offrono backup automatici, ma io consiglio sempre di affiancare una copia manuale: da un lato via FTP (con strumenti come Filezilla), dall’altro esportando il database via PhpMyAdmin. Una copia in più non ha mai fatto male a nessuno. Anzi, quando qualcosa va storto – e capita – è il modo più rapido per tornare operativi.
Attenzione alla versione di PHP
Una delle prime cose da verificare prima dell’update è la versione di PHP in uso sul server. WordPress richiede requisiti minimi, e questo è certo, ma le versioni più recenti girano sensibilmente meglio su PHP 8.1 o 8.2. Se il tuo provider ti costringe ancora su PHP 7.4, valuta un cambio: oggi un buon hosting ti deve offrire autonomia nella gestione del PHP, backup accessibili, supporto tecnico e ambienti di staging.
Cache e aggiornamenti non vanno d’accordo
Se usi plugin di caching – e dovresti farlo, se ti sta a cuore la velocità del tuo sito – ricordati di disattivarli prima dell’aggiornamento. Svuota la cache, poi metti tutto in pausa. WP Rocket, W3 Total Cache, Autoptimize… qualsiasi sistema tu stia usando, potrebbe interferire nella fase post-update mostrando versioni “vecchie” delle pagine.
E questo complica le verifiche. Una volta accertato che tutto funzioni come si deve, potrai riattivarli senza problemi.
Aggiornamento automatico o manuale? Dipende, ma uno è più pratico
Se non hai esigenze particolari, l’aggiornamento automatico da bacheca è più che sufficiente. Vai su “Dashboard > Aggiornamenti”, clicca su “Aggiorna ora” e lascia che WordPress faccia il suo lavoro. Attenzione però: non chiudere il browser e non navigare via da quella pagina fino al completamento del processo.
Chi preferisce un approccio più controllato può optare per l’aggiornamento manuale via FTP, ma questo richiede competenze tecniche e una certa familiarità con la struttura dei file di WordPress.
Scopri come aggiornare manualmente WordPress!
Dopo l’update: testare tutto è la priorità
L’aggiornamento non finisce con il messaggio di successo. Va testato tutto: pagina per pagina, plugin per plugin, menù, form di contatto, aree riservate. I problemi di compatibilità possono annidarsi nei dettagli.
Occhio particolare a:
- Plugin complessi (e-commerce, SEO, multilingua)
- Temi personalizzati
- Shortcode e moduli builder (Elementor, WPBakery, etc.)
Nel caso in cui qualcosa non funzioni, verifica se è disponibile una nuova versione del plugin o tema coinvolto. Se non ci sono aggiornamenti, valuta un’alternativa o contatta il supporto tecnico del fornitore.
Il file “.maintenance” che blocca il sito
Può capitare che, dopo un aggiornamento, WordPress rimanga bloccato in “modalità manutenzione”. Questo accade quando il file .maintenance
, creato automaticamente durante il processo, non viene rimosso correttamente. Soluzione: accedi via FTP alla directory principale del sito e cancella manualmente quel file. Semplice, rapido e risolutivo.
Controlliamo se il tema e i plugin funzionano
Il prossimo step dopo aver aggiornato il sito, è quello di controllare se funzionano il tema e tutti i plugin installati ed eventualmente aggiornarli.
Anche se abbiamo aspettato una settimana dopo il rilascio della nuova versione di WordPress, ci potrebbe essere comunque il rischio che alcuni plugin non siano compatibili. In questo caso, vi consiglio di aggiornarli appena viene rilasciata una versione più recente o sostituirli se necessario. Tenete conto anche della possibilità di contattare il team di supporto dei plugin e comunicare che non funzionano bene con l’ultima versione di WordPress.
Invece, per controllare se il vostro tema funziona correttamente dopo l’aggiornamento, provate a sfogliare tutte le pagine web del sito: compresi i menu e i widget. Se presente una nuova versione del tema, aggiornatela per evitare incompatibilità con WP.
Quando qualcosa va storto: ti serve un piano B
Se dopo l’aggiornamento il sito è offline, lento o visualizza errori, non farti prendere dal panico. Ripristina il backup. Questo ti riporta alla situazione pre-update in pochi minuti. A quel punto potrai indagare con calma o aspettare che gli sviluppatori dei plugin rilascino versioni compatibili.
Conclusioni
Aggiornare WordPress non è difficile, ma nemmeno banale. È una routine che va gestita con metodo, testa e pazienza. Non farlo significa esporre il sito a rischi reali, ma farlo senza le dovute accortezze è ancora peggio.
La chiave è la preparazione: backup, test, un po’ di attesa e un occhio critico al contesto tecnico in cui opera il tuo sito. Seguendo queste indicazioni, potrai aggiornare WordPress con serenità, efficienza e – soprattutto – senza brutte sorprese.
E tu, come gestisci gli aggiornamenti del tuo sito? Li pianifichi o li fai al volo?
Se hai dubbi o vuoi raccontarmi la tua esperienza, ti leggo volentieri nei commenti.
Alessandro Di Somma
Alessandro Di Somma rappresenta la Web Napoli Agency che si occupa della realizzazione e del restyling di siti web, a Napoli e provincia. È un appassionato blogger che scrive su diversi argomenti, tra cui tecnologia, web design e marketing online.